LE ATTIVITA' DI RICERCA (in costruzione)

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Rianalizzando le attività di ricerca, e le invenzioni, ho compreso che ogni singola attività è riconducibile alla modalità con cui il mio cervello opera, rilevato dagli psicologi, e dall'americana Emergenetics, a cui le istituzioni svizzere mi hanno sottoposto propedeuticamente all'affidamento delle attività in SUPSI, quali l'affiancamento del direttore della Formazione Continua, Claudio Rolandi, nell'Innovazione dei Formazione Continua (Master).   

Come definito dagli psicologi svizzeri, la dominanza del mio cervello verso l'emisfero destro, ma con perfetto bilanciamento con l'area della razionalità impongono alla mia mente di trovare soluzioni concrete a idee nuove ed estremamente creative.

Una razionale e concreta creatività che mi ha accompagnato in ognuna delle migliaia di attività progettuali, dagli algoritmi ai grandi progetti sociali ed energetici, oltre alle specifiche attività di ricerca scientifica.
Alcune delle più emblematiche le riporto con piacere in questo paragrafo, accludendone il percorso che le ha prodotte ed alcuni aneddoti che sono rimasti impressi nella mia mente, formandone le basi per le attività successive.

Anno 1982, INTERFACCE UTENTI. DATA ENTRY CONTROLLATO. "ALTRO CHE A PROVA DI ASINO, OCCORRE CHE SIA A PROVA DI MIA MOGLIE" 
Questo mi disse il farmacista che conobbi in Aeroclub, dr. De Mauro, grazie al suo presidente e mio importante mentore, Alberto Chieffi. Una persona eccezionale, il dr. Franco De Mauro, elettronico e farmacista, ma anche pilota (approfondimenti nel paragrafo START UP, INNOVAZIONE e RICERCA, https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2022/09/start-up.html). Una persona che, a causa della sua estrema umiltà, continuo ancora oggi a scoprire le cose eccezionali che ha fatto, e da lui ho acquisito la voglia di indirizzare la creatività e competenza verso applicazioni concrete, appunto lo spirito che contraddistingue quelli che definisco i "farmacisti doc", cioè coloro che sono farmacisti da generazioni.
Dopo aver lavorato in una delle più grandi software house del settore finanziario, di proprietà di un gruppo di esattorie comunali che copriva l'intero territorio nazionale, da Chiavari fino a Foggia, per la revisione dei dati inputati agli sportelli sui terminali di IBM S36, proposi a Franco di applicare i modelli in cui credevo fermamente: non correggere i dati inputati ma controllarne l'immissione. Veniva definita appunto "A PROVA DI ASINO" il modello che prevedeva di controllare i dati immessi che, anche nei multimiliardari sistemi informatici non controllava se in un campo numerico veniva inserito "pluto". Fu allora che Franco, assolutamente non sessista ed adorava la moglie, disse quella frase. Di fatto intendeva che si sviluppasse un sistema informatico che permettesse di far gestire la farmacia alla moglie per potersi dedicare alla sua passione elettronica, con la certezza ed affidabilità di un aereo, in cui il rischio va oltre la revisione di una base dati.
Sulla base di questo obiettivo, in un'era in cui pochi farmaci avevano il codice a barre e più posti di lavoro erano realizzati solo con terminali di grandi sistemi, si è realizzato un collegamento in rete tra il PC sul banco e quello di supervisione nel laboratorio, la stampa dei codici a barre mancanti, e la gestione del banco senza tastiera.
La connessione in "RETE" fu realizzata attraverso un connessione seriale (RS232) sviluppando dei protocolli di allineamento degli archivi (diverranno la base dei protocolli di sicurezza della Block Chain).
La necessaria codifica totale dei prodotti con codici a barre avvenne generando, ed archiviando i codici mancanti, che venivano stampati su etichette adesive all'ingresso dei prodotti.
La sfida più complessa era "A PROVA DI MIA MOGLIE". La tastiera del PC al banco fu posta in un vano irraggiungibile. I prodotti erano già codificati con etichette contenenti i codici a barre, e per leggerli bastava un lettore ottico, ma l'eccezionalità del sistema era data dalla soluzione adottata per l'immissione dei comandi. Fu realizzata una pagina (plastificata) contenente tutti i comandi necessari (Apri Ricetta, Chiudi Ricetta, Annulla Prodotto, Informazioni Prodotto, Tiket).


In sintesi, le possibilità di errore erano pari a ZERO, per la gestione della vendita occorreva passare il lettore ottico su "Apri Ricetta", a seguire leggere i prodotti con i relativi codici a barre e proseguire con "Chiude Ricetta", scaricando correttamente i prodotti, aggiornando le statistiche, gli ordini di riassortimento, la contabilità e tutto il sistema informativo per gestire la farmacia.
La semplicità e l'efficienza, testata in seguito in farmacie con numeri più elevate di postazioni al banco, come la San Ciro del dr. Di Biase, portò alla nascita dell'Associazione IN.FARMA e la diffusione del Software alle centinaia di soci. 
Ricordo la risposta che mi diede il Dr. Di Biase alla mia domanda:
- se dovessi descrivere i vantaggi che ha prodotto il software IN.FARMA nella tua farmacia, cosa diresti?
- rispose, indicandomi gli scaffali della parte retrostante della grande farmacia, guarda, sono semi vuoti e considera che avevo altri due magazzini pieni. Oggi, con qualche miliardo di magazzino in meno ho una gestione più efficiente ed ho i prodotti che mi servono, non quelli che i fornitori mi suggerivano.

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Anno 1984, PREISTORIA DEI DATA BASE
da un mio importante Mentore, Alberto Chieffi, che oltre ad essere presidente dell'aeroclub (per cui avevo sviluppato il software di gestione), dirigente del Banco di Napoli (attraverso lui avevo conosciuto i dirigenti del Credito Italiano interessati alla Gestione del Credito Agrario, che in seguito sviluppai), era il presidente degli Agenti della Bavaria Assicurazioni, di cui aveva un'agenzia, e ne ero cliente (con la quale ero cliente con la mia Aprilia 125), nacque una importante sfida....informatizzare le agenzie Bavaria Assicurazioni per la gestione delle polizze.
Oggi sarebbe una banalità ma collocandoci nel contesto temporale. In quegli anni i personal computer non avevano l'obiettivo di elaborare elevate mole di dati, che venivano gestiti da enormi center farm dotate di sistemi di archiviazione magnetiche a "pizze", nastri che ruotavano a velocità elevate, che necessitavano di grandi infrastrutture e miliardi di lire di investimento. Il principale limite era l'assenza di strutture dati, che venivano archiviati e ricercati sequenzialmente.

La sfida, che nella sua difficoltà principale, la ricerca, sottovalutai, concentrandomi esclusivamente sulla gestione dei dati (forms di caricamento e di interrogazione/modifica), ritenendolo possibile con personal computer di poche decine di milioni di lire dotati di hard disk da decine di Mbyte ed un emergente sistema operativo, l'MS-DOS.

Realizzai un applicazione completa e funzionale che venne installata nell'agenzia di Chieffi e la più grande d'Italia, la sede di Roma, con la quale procedettero a caricare la totalità delle polizze (3.000 quelle dell'agenzia di Chieffi e 10.000 quella di Roma).
Al termine del caricamento, alcune settimane dopo l'installazione, ricevo una telefonata da Alberto (persona molto seria ma anche dolce e paterna nei miei confronti) che, con tono "duro" mi chiede di raggiungerlo in agenzia. Inutili furono i tentativi di avere un'anticipazione dei motivi e, con celerità, lo raggiunsi. In agenzia, una sua segretaria era al PC e lui, con tono duro, mi chiese di far fare una prova ricercando la polizza della mia moto, chiedendomi con quale chiave di ricerca preferivo (targa, n. polizza, contraente), scelsi la targa. La sua segretaria digitò la targa e, come previsto apparve il messaggio "elaborazione in corso". Eravamo in piedi e lui, senza neppure guardarmi mi disse: andiamo a prendere un caffè (in quegli anni il caffè si prendeva solo al bar, che distava circa 5 minuti a piedi. Gli proposi di andare al termine dell'elaborazione e mi rispose, con durezza, "andiamo ora". Non mi restò che seguirlo (5 minuti verso il bar, 5 minuti al bar, 5 minuti per rientrare), non vi fu alcuna parola fino a quando, rientrati, non dissi: "non ancora termina?". Fu allora che con lo stesso tono duro disse: "occorrono 3 giorni ed a Roma ne sono occorsi anche 7, per recuperare le polizze nei magazzini occorrono meno di 10 minuti. Butta via tutto".
Cosa era successo, il software funzionava perfettamente e l'avevo testato con una decina di polizze. Purtroppo non esistevano ancora strutture dati diverse da quelle sequenziali e, considerando le velocità degli Hard Disk e di personal computer a pochi megaherts era impossibile ipotizzare di gestire grandi quantità di dati con pochi milioni di lire (migliaia di dollari), confermando l'ipotesi di IBM che non credeva nei PC ed affidò a terzi la creazione di un sistema operativo che fece la fortuna di Bill Gates.
Una sfida impossibile che stimolò la mia creatività e la razionalità.
Per alcuni giorni non feci altro che pensarci, considerando che Alberto era più di un padre e non potevo perdere la sua fiducia, finchè, come tutte le mie migliori idee, sul wc, l'idea geniale:
  • creare altri tre file, paralleli a quello dell'archivio polizze, contenente la chiave di ricerca (n.polizza, contraente e targa) e puntatore al record dell'archivio principale;
  • un ulteriore campo contenente la somma dei codici ASCII della chiave;
  • un ulteriore campo di collegamento  (CODA) tra i record;
  • suddividere i file chiavi in due aree, le prime 5.000 in cui scrivere direttamente, facendo corrispondere la somma dei valori ASCII con il record;
  • ove il record fosse occupato (esempio AB con BA hanno lo stesso valore), scrivere altre il cinquemillesimo record e riportare tale numero nel campo coda del record corrispondente alla somma dei valori ASCII.
Il risultato fu eccezionale, in pochi secondi la polizza veniva individuata.
Purtroppo, avevo commesso un errore, che emerse nei mesi successivi. In una particolare situazione di annullamento di una polizza, una delle tre code si "ingarbugliava".
Un problema che risolsi velocemente ma, gli archivi caricati nelle agenzie erano inutilizzabili e non potevo chiedere il nuovo caricamento di tutti i dati.
Fu allora che realizzai il mio multitasking (inesistente nei computer) che, utilizzando 4 PC, in parallelo rileggevano l'archivio e rigeneravano i tre files chiavi. Un multitasking costituito da un tavolo ad U, su cui erano dislocati 4 PC ed una sedia con le ruote per correre da un PC all'altro per alcune conferme che il mio algoritmo richiedeva durante la ricostruzione :) :).
Tre anni dopo, durante gli studi universitari, Scienze dell'Informazione, nel libro di Sistemi 1 lessi che un certo Hams aveva inventato tale sistema nell'86, ben due anni dopo la mia realizzazione per la Bavaria di Foggia e di Roma.
Purtroppo il progetto si fermo alle sole due agenzie, in quanto la Bavaria non sopravvisse agli eventi che hanno coinvolto la proprietà (Raul Gardini - 1989).
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1985, EQUAZIONI RECIPROCHE
Realizzato in Basic su Sinclair Spectrum un semplicissimo algoritmo per la soluzione di Equazioni Reciproche, fornendo in un unico passaggio ognuno dei valori X per il numero di esponenti. In realtà è più che altro un teorema frutto di lavoro filosofico-scientifico.


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1989-1990, BLOCK CHAIN per il SISTEMA GESTIONALE del CONSORZIO AGRARIO

Anno 2000, CCT (Centro Commerciale Telematico)
Due anni prima delle piattaforme Facebook e Google, in Urbino nasceva una complessa piattaforma di E-Commerce basata sulle strategie di marketing legate ai "contatti", ma con un finanziamento di soli 5 milioni di euro.

Il progetto, nella sua complessità tecnica, risulta essere di estrema semplicità nella sua fruizione e nei suoi obiettivi, difatti l’obiettivo a cui mira la realizzazione del progetto e-commerce realizzato da un gruppo di società aderenti ed estensibile ad altre che nel proseguo potranno partecipare. E’ basato sulla realizzazione di un “Centro Commerciale telematico”.
All’interno del Centro Commerciale Telematico avranno sede aziende di vari settori, che propongono merce e servizi ad utilizzatori esterni, tra le aziende aderenti ed in alcuni casi ai loro rivenditori o punti vendita diretti distaccati dalle sedi principali delle aziende aderenti.
Nel dettaglio il progetto prevede che le aziende aderenti al progetto realizzeranno un sistema, che collegato ad un portale centrale permetterà loro di vendere ed erogare i propri servizi attraverso l’interfacciamento dei sistemi informativi aziendali, che saranno all’uopo ampliati per estendere la disponibilità di dati e funzioni (ordini, data entry, interrogazione archivi, prenotazioni, monitoraggio, ecc.), verso la propria rete di punti vendita diretti, verso rivenditori esterni, verso le aziende assistite e verso utenze finali, con un sistema basato su internet per l’accesso dall’esterno.
Fondamentale nella gestione di tali funzioni ed informazioni saranno i sistemi di sicurezza impiantati nei server del portale e delle singole aziende aderenti al fine di garantire la massima sicurezza dei dati circolanti da accessi non autorizzati e da operazioni non validate.
Per raggiungere tale obiettivo il progetto prevede la realizzazione di un “Centro Commerciale Telematico” presso l’azienda promotrice così composto:
4 server centrali per la gestione del portale con costo complessivo pari a € 35.000,00;
8 postazioni utenti per la manutenzione e la gestione del Centro Commerciale Telematico con costo complessivo pari ad € 16.000,00;
5 unità di stampa laser pari ad € 4.500,00;
software di sistema pari ad € 4.200,00;
5 sistemi per l’archiviazione e lettura ottica per un costo pari ad € 2.500,00;
sistemi di firewall per un costo pari ad € 3.400,00;
software per la gestione del centro commerciale telematico con gestioni remotizzate di back office per € 95.000,00;
consulenze di marketing, grafica e spese pubblicitarie per € 22.000,00.
Le aziende partecipanti al “Centro Commerciale Telematico” si doteranno dei seguenti sistemi informativi:
2 server centrali per la gestione del proprio “Negozio Telematico” con costo complessivo pari a € 18.000,00;
5 postazioni utenti per la gestione del Negozio Telematico con costo complessivo pari ad € 11.000,00;
5 unità di stampa laser pari ad € 4.500,00;
software di sistema pari ad € 2.400,00;
5 sistemi per l’archiviazione e lettura ottica per un costo pari ad € 2.500,00;
sistemi di firewall per un costo pari ad € 1.900,00;
software per la gestione del negozio telematico con interfacciamento al sistema informativo aziendale per € 45.000,00;
consulenze di marketing e grafica per € 10.000,00;
formazione del personale all’utilizzo dei sistemi per € 9.000,00;
formazione organizzativa e di e-marketing per € 8.000,00.
In alcuni casi la dotazione di cui sopra sarà raddoppiata.
I costi suelencati sono espressi in euro ed al netto dell’iva.
La realizzazione di tutto il sistema, inclusa la formazione ed il test, avverrà in 4 mesi dalla data di avvio.
Un sistema organizzato attraverso strumenti informatici di elevata sofisticazione avrà un positivo impatto sulla gestione delle imprese aderenti, le quali potranno migliorare la loro efficienza nella gestione delle vendite con un incremento del loro fatturato, previsto, pari al 25%. Tali risultati saranno raggiungibili anche grazie all’incremento di nuove unità lavorative, allo stimolo per le unità presenti dato dai nuovi sistemi, alla eliminazione di attività ridondanti nell’azienda, alla attività di marketing centralizzato ed alla possibilità di dedicare parte del tempo delle unità lavorative all’avvio di nuove e più aggressive attività di marketing.
In sintesi i risultati attesi sono:
incremento del fatturato pari al 25%;
incremento occupazionale complessivo di 15 unità;
incremento del livello formativo delle attuali unità lavorative.

Le sfide:
- interconnessione con le aziende, in assenza di connessioni stabili ed economiche (internet non era ancora disponibile);
- infrastrutture sostenibili, l'intero progetto era collocato in un edificio alimentato esclusivamente da pannelli fotovoltaici privi di batterie d'accumulo (oltre le batterie al piombo erano disponibili solo le costosissime fuel cell ad idrogeno);
- la limitata cultura e disponibilità di utenti, sempre legata alla indisponibilità di sistemi a basso costo;
- massimizzare le prestazioni telematiche (durante il progetto si affiancarono le prime linee ADSL alla iniziale ITAPAC già utilizzata per la connessione delle filiali dell'Unione Provinciale Agricoltori);
- convogliare gli utenti alla visione del Portale, attraverso la distribuzione nazionale di un Giornale "IN.NEWS"







Anno 1999, PROGETTO di RICERCA MURST: Commercialisti 2.0 IBS



Anno 1999, PROGETTO DI RICERCA MURST: Studi Legali 2.0
Piattaforma di gestione del credito integrata nei sistemi informativi dei commercialisti e delle PMI

Anno 1999, PROGETTO di RICERCA MURST: PROGETTO IMPRESA SRL
L’attività di ricerca sarà prevalentemente rivolta allo sviluppo di un sistema esperto in grado di fornire assistenza fiscale/tributaria/societaria in modalità semi-automatica negli ambiti applicativi sopra descritti. Il sistema esperto utilizzerà reti neurali per imparare a fornire risposte automatiche basandosi sull’esperienza maturata osservando l’attività dei consulenti in linea. L’utente sarà informato della natura (automatica o personale) della risposta, in modo da poterne valutare il grado di attendibilità. Il sistema sarà comunque supervisionato da consulenti che rettificheranno entro un tempo prestabilito (ad esempio 12 ore) le risposte automatiche fornite dal sistema esperto, qualora ritenute erronee o incomplete. In tal modo gli utenti sapranno che la risposta automatica ricevuta acquista dopo 12 ore la stessa attendibilità di quella fornita dal consulente. Il sistema esperto non ha lo scopo di sostituire i consulenti, ma di aumentarne la produttività.
La struttura organizzativa prevede la presenza di ricercatori che trasversalmente si occupano delle attività comuni nelle PMI; essi avranno anche il compito di coordinare l’applicazione dei risultati e saranno affiancati da ricercatori specializzati nelle singole filiere. A supporto dei ricercatori, vi sarà uno staff dedito allo sviluppo dei modelli e degli strumenti. Sul territorio vi sarà del personale che svolgerà il compito di ricerca e successiva sperimentazione sul campo, in stretta collaborazione con i commercialisti. Gli specialisti di filiera e gli sviluppatori si avvarranno di strutture esterne, specializzate nella gestione e soluzione delle problematiche tecnico-organizzative delle specifiche filiere. I ricercatori, avranno anche il compito di stimolare ulteriori e complementari attività: ricerca, sviluppo precompetitivo e attuazione dei risultati della ricerca. Tutto ciò attraverso una diffusione capillare sul territorio, e raccogliendo una quantità di dati che miglioreranno ulteriormente la qualità e l’applicabilità dei modelli e degli strumenti; il risultato sarà un prodotto finale: “Sistema Gestconsul”, più efficiente ed esperto. Le problematiche che sono affrontate da questo progetto di ricerca riguardano principalmente la quantità di campioni necessari per la creazione di un prodotto che possa essere accettato dal mercato; inoltre, la standardizzazione per categorie settoriali e la creazione di chiavi di lettura dei dati raccolti. In tal senso verranno predisposti, attraverso apposito software, specifici data base che permetteranno il collazionamento dei dati tali da risultare armonici ed uniformi. La principale difficoltà deriva dalla base, dati necessaria per poter creare modelli e strumenti utilizzabili da una moltitudine di aziende e rispondenti a tutte le loro esigenze. La seconda difficoltà, non meno importante, è la rara presenza in azienda di un consulente; essa in realtà si commuta in un vantaggio poichè il consulente nella PMI spesso è il commercialista; infatti questa figura professionale è maggiormente disponibile e predisposta a queste collaborazioni ed offre il vantaggio di intervenire su una elevata varietà di aziende.

Anno 1999, PROGETTO di RICERCA MURST: ECO-BUSINESS SRL
Le attività di ricerca hanno come finalità la creazione di un software per il monitoraggio dei dati aziendali ed il confronto con gli obiettivi previsti dalla dichiarazione ambientale. Il software realizzato sarà utilizzabile dalle aziende che sono registrate EMAS e permetterà loro un costante monitoraggio attraverso il perfetto collazionamento dei dati necessari. Particolare impegno sarà rivolto alla creazione di moduli di interfacciamento con applicativi gestionali diffusi sul territorio nazionale onde evitare la duplicazione di informazioni. Le attività prevedono l’individuazione di un campione presso cui testare i moduli che saranno sviluppati, un campione variegato e tale da rendere standardizzabile il prodotto.

Anno 2004, HEALTH@HOME
Un progetto da oltre 20 milioni di euro per lo sviluppo delle tecnologie sanitarie per la trasmissione dei dati da rendere fruibili ad ogni livello (ospedali, studi medici, RSA, utenti).
Principale sfida: la sicurezza dei dati (lavoro che, nella sua ultimazione, è confluito nel Fascicolo Sanitario Elettronico)

Health@Home il progetto completo

Anno 2016, SAAB (Sistema di Alimentazione Automatica e Benessere) per Mense Ospedaliere

SAAB (Sistemi di Alimentazione Automatica e Benessere) - Alimentazione per mense ospedaliere



  • Refertazione Vocale Casa Sollievo della Sofferenza

  • Refertazione Vocale - Radiologia della Casa Sollievo della Sofferenza (1999) - IBM InforStudio
EDILIZIA SOSTENIBILE DOMOTICA ED ENERGIE RINNOVABILI
https://webooksmartinnovation.blogspot.com/2007/01/innovazione-facility-management.html
  • la Block Chain del Consorzio Agrario 1990
Personalmente, nei progetti ICT affrontati dal 1982, periodo in cui occorreva creare ogni strumento, e gestire risorse scarsissime e costosissime, mi hanno portato allo sviluppo, nel 1985, di una struttura dati, per la Bavaria Assicurazioni, che integrava nei record, dei file di ricerca (numero polizza, contraente e targa), dei campi che permettevano di collegare in liste, la cui somma di codici Ascii era identica (TA123456 con AT654321), qualche anno dopo registrata da Hams, al record precedente e successivo, permettendo a preistorici personal computer di ridurre i tempi di ricerca di una polizza dai 3 giorni a meno di 3 minuti. Un'esperienza applicata a qualcosa che oggi potremmo definire un algoritomo Distributed Ledger Technologies (DLT), o comunemente conosciuto come Blockchain. Con la crisi economica di molti Consorzi Agrari degli anni '80, confluita nel commissariamento del 1991, generando il default finanziario della Federconsonzi, e la conseguente entrata in liquidazione coatta amministrativa di molti Consorzi Agrari Provinciali, si avviararono processi di efficientamento, adottando le tecnologie informatiche per ottimizzare. Obbiettivo era la riduzione dei costi di trasporto e facchinaggio, del valore di diverse decine di miliardi di lire, causati da informazioni cartacee distribuite inefficientemente tra le sedi periferiche, e dalla, non trascurabile collusione di alcuni funzionari con i fornitori di servizi di trasporto e facchinaggio. Come oggi, anche a 30 anni fa era prioritaria la piena valorizzazione delle risorse, oggi legate alla criticità derivante dalla globalizzazione ed alla enorme mole di dati, anche se supportati da potenze di calcolo, di archiviazione e di banda, miliardi di volte superiori. Lo scenario del 1990 era: sistema centrale S36, con unità di archiviazione composte da Hard Disk di qualche centinaio di Megabyte e sistemi a nastro (pizze), periferia dotabile di PC con decine di Megabytye, ma, maggiore criticità, la interconnessione, attraverso accoppiatori acustici su linee telefoniche che, nelle aree più remote, rendevano difficoltose anche le comunicazioni verbali, a causa di fortissimi rumori di fondo (fruscii). Quindi, il progetto prevedeva:
  • distribuzione degli archivi sulla rete di PC e Sistema centrale;
  • trasferimento di dati parziali tra le sedi;
  • protocolli di sicurezza per l'accesso;
  • criptazione delle informazioni;
  • protocolli di verifica sulla corettezza dei dati trasmessi;
  • verifica, in rete, della univocità delle transazione e la certificazione della localizzazione della merce;
  • frammentazione in blocchi, integrati nei record della merce e delle attività ad essa connesse, archiviata nei singoli luoghi e trasmessa parzialmente durante le attività di movimentazione, la cui ricostruzione permetteva la rigenerazione della tracciabilità.
Un sistema che ha permesso di efficientare la disponibilità di merce per gli agricoltori locali, e produrre un risparmio medio annuo di oltre un miliardo, delle vecchie lire, a fronte di un investimento circa 600 milioni. Un algoritmo di Blockchain, probabilmente il primo, creato per generare efficienza ed innovazione, e non speculazione.

Anno 1992, Il Digital Twin con Algoritmi Prolog AI e BIG DATA (flusso continuo) per la gestione automatizzata dell'ACQUEDOTTO di CELENZA VALFORTORE
Prima applicazione SCADA, sviluppata integralmente in partnership con industrie elettroniche inglesi e costruttori pugliesi, basata su piattaforma IBM PS2 e PS1, per la efficiente gestione delle acque, dai pozzi e delle cisterne di accumulo. Uno dei primi esempi di elaborazione continua, in real time, di dati provenienti da sensori remoti su segnali RF, ed elaborazione attraverso algoritmi di analisi predittiva. Un impianto che garantiva, in totale assenza di operatori, una migliore qualità della vita dei cittadini (continua disponibilità di acqua corrente) e l'azzeramento di sprechi di risorse naturali (dispersione di acqua dalle cisterne di accumulo).
(foto del 2021 con il Sindaco nell'anno di realizzazione del progetto, dr.. Raffaele Rossi)


Nei primi anni del '90, creai un laboratorio congiunto in Università di Urbino, per i moduli in cui insegnavo, “Informatica Aziendale” - “Strumenti per l'Automazione e Gestione Aziendale” - “Domotica ed Edifici Intelligenti”, in cui si dava vita ad un modello di “BIM” (termine in fase di definizione in quegli anni) che, sulla base di una ineccepibile gestionale aziendale (ERP – Enterprise Resource Planning) di una importante softwarehouse italiana, si integravano database e flussi di dati continui rinvenienti da PLC di Building Automation.


Durante la preparazione del Convegno Building Automation: una Tecnologia Abilitante per il Risparmio Energetico, del 28 Maggio 2009, LivinLuce - EnerMotive – Fiera Milano Rho, coordinata dal Prof. Alberto Servida con ANIPLA, con il collega Ferrarini, definimmo di presentare una soluzione efficiente nella conduzione dei cantieri, molto distanti dall'efficienza di un ERP ed un Sistema Informatico, definendolo “GEMELLO DIGITALE”, assimilandolo ad un processo industriale.

Lo sviluppo di un Digital Twin può essere idealmente strutturato in fasi:

  • collazionamento dei dati di processo provenienti da qualsiasi tipo di supporto (cartaceo, audio, video, digitale, ecc.), che per la loro validazione in periodi particolarmente incostanti deve estendersi ad almeno quattro anni;

  • la generazione di un DATA LAKE, attraverso la loro digitalizzazione;

  • la definizione delle strutture del dato per le elaborazioni di Digital Twin;

  • la conseguente normalizzazione dei dati;

  • la definizione verticalizzata (per lo specifico ambito/obiettivo) del Digital Twin, possibilmente avvalendosi di modelli/framework.

Un processo che, in ambito informatico ed in particolare per quello legato alla gestione aziendale e dei suoi processi automatizzati, è sempre avvenuto, che in realtà avviene sempre in tutti i processi avviati correttamente, e non improvvisati, per la progettazione di ogni struttura/attività:

  • nello sviluppo di software gestionale, attraverso l'analisi dei processi da gestire ed automatizzare;

  • nella realizzazione di un edificio, o di un intero quartiere, attraverso l'analisi dell'ambiente, delle risorse, dell'intera società, delle tecnologie, delle risorse umane coinvolte, ecc., come riportavo nel mio libro (Energie Rinnovabili e Domotica del 2008) e la successiva progettazione. Un progettualità che permetterebbe di ottenere quello che nel libro di FrancoAngeli definii “ORGANISMO”

  • e la realizzazione di progettualità ad alta efficienza

permettendo allo splendido “Fiore” dell'arch. Botta di divenire un modello di altissima efficienza, valorizzando le risorse disponibili nella location

che, con le risorse dei bonus edilizi, avrebbero prodotto progettualità innovative, zeb, economicamente sostenibili, supportando la ricerca e l'innovazione, culturale e tecnologica, dell'intera filiera, impedendo “speculazioni” facilmente individuabili attraverso la convergenza delle piattaforme progettuali.

che nelle attività di gestione del costruito, di Facility Manager, in cui occorre che si evolvano gli amministratori di condominio, sarebbe un valido supporto nella gestione efficiente e nella progettazione degli interventi, Facility Management Anticipato (Capitolo Facility Manager), e nelle simulazioni predittive, come ampiamente trattato nella lezione di ANACI con il Presidente;



Dal 2023, AIP (Agile Innovation Process), ed in corso con l'avvio dei Tavoli di verticalizzazione durante il Convegno in SUPSI del novembre 2025.
Piattaforme tecnologiche che possano SUPPORTARE nelle decisioni gli attori ed i protagonisti nelle complesse progettazioni della necessaria TRANSIZIONE 5.0, che da oltre un decennio definivo “RIVOLUZIONE 5.0”. contenendo i dati rilevati dal territorio, anche storici, le esperienze di scienziati, di operatori e di tutti i soggetti coinvolti (intera Clessidra).
Dettagli e registrazione Convegno al link (https://agileinnovationprocess.blogspot.com/2024/04/progetto-aip.html)

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